venerdì 11 novembre 2011

L'enorme divario tra Giappone e Europa

Non c'è nulla da fare: io dovevo nascere giapponese. Sapete perché dico questo? Nulla togliendo al nostro continente, io credo che nella terra del Sol Levante la gente e il loro modo di pensare sia avanti luce rispetto al nostro. Prima che io arrivi al nocciolo è necessaria una premessa.
Ultimamente mi sto molto soffermando su un anime non seguito tantissimo ma che comunque mi piace abbastanza: mi riferisco alle Pretty Cure. Credo che un po' tutti i cultori dell'animazione made in Japan lo conoscano. Di originale in questo anime non c'è tantissimo rispetto a opere precedenti ( tipo Sailor Moon ) poiché la tiritera è più o meno la stessa: si assiste alle avventure di eroine che si battono contro il male ripristinando sulla Terra la pace perduta. Le "Purikyua" ( come le chiamano i giapponesi ) hanno comunque il loro fascino e bisogna riconoscerlo. Se così non fosse non esisterebbero otto serie e il fatto che ne siano così tante dimostra che il prodotto piace. A mio parere, uno dei punti forti è che quasi in ogni serie le protagoniste cambiano così come cambiano i disegni, le ambientazioni, le musiche, e ( ovviamente ) le trame. Questo fa sì che se una serie non dovesse piacere ad un dato target di persone, magari un'altra potrebbe fare l'effetto contrario. Un'ulteriore chicca che ho notato è che, oltre ai vari film ad esse dedicate, ce ne sono alcuni davvero speciali in cui tutte, ma proprio tutte le eroine dalla prima all'ottava serie (credo ne siano 23 fino ad ora) si riuniscono per battaglie davvero epiche... e per chi è un cultore credo sia un vero e proprio sogno vederle tutte quante in un unico contesto.
Il post non voleva dilungarsi sulle Pretty Cure, ma era un preambolo per dirvi quanto valore gli anime abbiano in Giappone. Lì sono vere e proprie opere d'arte considerate a tutti gli effetti parte del patrimonio della loro cultura. Sono così portati in alto dai giapponesi che, dopo ogni serie, viene sempre prodotto il corrispettivo film rigorosamente trasmesso nei cinema ( mica come qui che è già tanto se ti ritrovi i dvd di questi "cartoni animati" tra gli scaffali della Feltrinelli sezione 'bambini'). Ogni luogo, ogni prodotto ( addirittura anche quelli alimentari ), tutto insomma, è tappezzato di immagini o rimandi che ne sottolineano l'importanza. Esistono per giunta negozi di giocattoli, gadget e articoli di ogni sorta interamente dedicati ad un solo tipo di anime ( in questo caso, le Pretty Cure ). E non è finita qui! Le compagnie teatrali creano anche musical ispirati all'anime in questione. Ecco che quindi arrivo al dunque.
Il fatto che il teatro abbia abbracciato l'anime, secondo me, fa sì che si crei un connubio davvero meraviglioso. Lungi dalla nostra cultura pensare che un "cartone" venga rappresentato in teatro... E non osate dirmi che a fare ciò ci hanno pensato la mirabolante compagnia della Melevisione o quella delle Winx... -.-' Quelli sono solo scempi, a mio parere. In Giappone è tutt'altra storia: l'anime è talmente oggetto di culto e di valore che vengono riprodotte rappresentazioni fedelissime ( sotto tutti i punti di vista ) alla serie in questione. Di conseguenza, il fan, nel vedere i propri eroi in carne ed ossa, non può che rimanere folgorato da ciò!
In virtù di quanto detto ora e all'inizio del post, l'altro giorno, cazzeggiando per la rete, mi sono imbattuto nei musical delle Pretty Cure! Potete immaginare la mia reazione! Oltre al lavoro svolto in maniera impeccabile, mi hanno colpito alcuni dettagli in particolare. Uno fra questi è l'aver notato che le coreografie interpretate dalle attrici sul palco sono identiche a quelle interpretate dalle eroine nell'anime durante le sigle di chiusura. Le voci delle attrici sono assenti poiché, per dare ancora di più fedeltà al tutto, adattano i loro movimenti alle voci pre-registrate delle doppiatrici originali dell'anime dimostrando quanto siano doppiamente brave. Di fatti, mai che io abbia visto per esempio la voce della doppiatrice "entrare in scena" prima che l'attrice si muovesse. Il tutto è svolto quindi con ritmi perfetti, con grande maestria e tanta, tanta professionalità e rispetto per il prodotto originale. Ma adesso bando alle chiacchiere.

Questa è la sigla d'apertura del terzo special movie di cui sopra ho pubblicato la locandina:


Questa è la rappresentazione teatrale. Io trovo le attrici che interpretano le Pretty Cure meravigliose! Non so voi ma io le trovo meravigliose!

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